Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 136

15 Ottobre 2016

Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, sabato 15 ottobre 2016, alle ore 17.05 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Claudio De Vincenti.

LEGGE DI BILANCIO 2017

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge di bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2017 e per il triennio 2017-2019. Si tratta di una manovra di politica economica volta a sostenere la crescita e a rafforzare i servizi di base a disposizione di tutti i cittadini (sicurezza, salute, istruzione) e misure specifiche di sostegno alle fasce sociali più deboli che hanno subito i danni più evidenti della crisi degli anni scorsi. La manovra vale 27 miliardi.

La manovra si compone del disegno di legge di Bilancio e di un decreto legge che contiene misure aventi carattere di particolare urgenza, tra le quali l’avvio del processo di chiusura di Equitalia.

Di seguito, i punti qualificanti del provvedimento:

COMPETITIVITA’: la manovra prevede prima di tutto misure di sostegno alla competitività e di stimolo agli investimenti secondo la strategia “Industria 4.0” con un effeto di mobilitazione di risorse di 20 miliardi. Tra gli strumenti, la proroga del super-ammortamento del 140% sull’acquisto di beni strumentali e l’iperammortamento, ovvero una maggiorazione dell’ammortamento al 250% sull’acquisto di beni strumentali e immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa. E ancora, 1 miliardo al Fondo di Garanzia per le PMI che significa fino a 25 miliardi di credito per le piccole e medie imprese e la proroga della cosiddetta “Nuova Sabatini”, nonché misure di sostegno alle start-up innovative. Infine, è previsto un rafforzamento della detassazione dei premi di produttività.

TASSE: si conferma la riduzione dell’Ires già disposta nella Legge di Stabilità del 2016 e la progressiva riduzione del carico fiscale. Grazie alla disattivazione della clausola di salvaguardia prevista in precedenti leggi di stabilità, si evitano aumenti per circa 15 miliardi di euro di Iva e accise. Per il triennio 2017-2019 viene abolita la cosiddetta “Irpef agricola”: i redditi dominicali e agricoli non concorrono cioè alla base imponibile Irpef di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. E per gli agricoltori under 40 è prevista la decontribuzione. Inoltre, il reddito d’impresa degli imprenditori persone fisiche viene assoggettato all’aliquota Iri del 24%, la stessa dell’Ires, anziché essere ricompreso nel reddito complessivo ed essere sottoposto alla progressività dell’Irpef: in questo modo l’imposta scenderà significativamente. La manovra prevede anche interventi a favore delle Partite Iva.

PENSIONI: sette miliardi in tre anni a sostegno delle pensioni più basse, con l’introduzione e il rafforzamento della quattordicesima e la possibilità di andare in pensione prima. Aumenta la no tax area per i pensionati anche di età non superiore a 75 anni. L’Anticipo pensionistico (APE) spetta ai lavoratori che abbiano almeno 63 anni e sono a 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia. Potranno accedere all’APE sociale i lavoratori che abbiano almeno 30 anni di contributi se disoccupati, invalidi o con di parenti 1° grado con disabilità grave oppure per chi avrà raggiunto i 36 anni di contributi facendo dei lavori cosiddetti “pesanti”.  Queste categorie di lavoratori potranno andare in pensione fino a tre anni e sette mesi prima senza nessun onere fino a 1.500 euro lordi di pensione. Potranno accedere all’APE volontaria i lavoratori che avranno 20 anni di contributi versati, in questo caso la rata di restituzione del prestito andrà di media dal 4,6% al 4,7%. L’APE aziendale ha gli stessi meccanismi di funzionamento di quella volontaria, ma  i costi dell’operazione del prestito saranno a carico dell’azienda. Tutti gli iscritti presso due o più forme di assicurazione obbligatoria avranno diritto al cumulo gratuito dei contributi ai fini della pensione anticipata e di vecchiaia.

SANITA’: si conferma il finanziamento al Servizio sanitario nazionale e vengono introdotte finalizzazioni per cure avanzate (farmaci oncologici, per l’epatite C etc) e per la stabilizzazione di giovani medici e infermieri. 113 miliardi (2 in più del 2015).

SOCIALE: sono previste misure a sostegno della povertà. Dal 2018, con risparmi “istituzionali”, ci saranno 500 milioni di aumento del Fondo per la lotta alla povertà. Da subito, 50 milioni al Fondo dedicato alla non autosufficienza. Alle politiche per la famiglia vanno 600 milioni.

PARI OPPORTUNITA’: 60 i milioni destinati al piano antitratta, a quello contro la violenza alle donne e a sostegno dell’impresa femminile.

TERREMOTO: 4,5 i miliardi che vanno alla ricostruzione di Accumoli, Amatrice, Arquata e degli altri territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016.

INCENTIVI: 3 miliardi in tre anni  per bonus dedicati alle ristrutturazioni edilizie (anche per condomini e alberghi), per il contrasto al dissesto idrogeologico e per l’edilizia scolastica. Previsto il potenziamento di quelli per la riqualificazione energetica e per gli adeguamenti antisismici.

INVESTIMENTI: 12 miliardi aggiuntivi in tre anni per gli investimenti pubblici dalle infrastrutture all’ambiente e alle attività produttive, a partire dall’attuazione del Masterplan per il Mezzogiorno.

PERIFERIE: 2,1 miliardi finalizzati al recupero delle periferie (120 i progetti presentati al bando periferie).

PUBBLICO IMPIEGO: 1,9 i miliardi impegnati per il rinnovo dei contratti nella pubblica amministrazione, per le retribuzioni di forze armate, dei corpi di polizia e per nuove assunzioni.

SCUOLA E UNIVERSITA’: oltre 800 milioni per il sostegno agli studenti, al diritto allo studio e il rafforzamento della Buona Scuola.

ENTI TERRITORIALI: 3 miliardi a supporto dei bilanci di Regioni, Comuni, Enti territoriali.

 

Dal MEF

Con il bilancio per il 2017 prosegue la strategia di riduzione delle tasse e recupero degli investimenti

Il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha trasmesso alla Commissione europea il Documento Programmatico di Bilancio (DPB), in inglese Draft Budgetary Plan. Si tratta del documento che riassume il programma economico-finanziario del Governo secondo uno schema comune a tutti gli Stati membri dell’Unione europea che condividono l’euro.
Il documento riporta le valutazioni macroeconomiche e le azioni prioritarie del Governo, l’aggiornamento sullo stato di avanzamento del Programma nazionale di riforma – con particolare riferimento al livello di risposta alle raccomandazioni specifiche della Commissione europea – e infine la manovra di finanza pubblica per il 2017 articolata per tipologia di intervento con relativo impatto finanziario (in percentuale del PIL).

Riduzione della pressione fiscale.
Oltre alla riduzione dell’IRES dal 27,5% al 24% (già nella legislazione vigente in quanto stabilita con la precedente legge di bilancio), lo sforzo di riduzione della pressione fiscale continua nel 2017 con la cancellazione del previsto aumento di IVA e accise. Si tratta di una misura che vale 0,9% del PIL (15,3 miliardi di euro). Inoltre viene abolita per un triennio la cosiddetta ‘Irpef agricola’. Con questa misura i redditi dominicali e agricoli vengono esclusi dalla base imponibile Irpef di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali allo scopo di accelerare la ripresa dell’agricoltura di qualità.
Competitività.
Per promuovere gli investimenti in grado di aumentare la competitività del sistema produttivo viene prorogato il super-ammortamento del 140% sull’acquisto di beni strumentali e introdotto l’iper-ammortamento al 250% sugli investimenti materiali e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa. In questa categoria anche agevolazioni per gli investimenti in ricerca e sviluppo. Sono inoltre confermati i finanziamenti a sostegno degli investimenti delle piccole e medie imprese e il rifinanziamento del Fondo di garanzia e nuove agevolazioni all’investimento in start-up e PMI innovative e a vocazione sociale. Particolare importanza viene attribuita alla detassazione del salario di produttività che viene potenziata. Lo scopo è di favorire gli accordi contrattuali di secondo livello in grado di correlare la dinamica del costo del lavoro alla produttività.
Semplificazione del sistema fiscale e lotta all’evasione.
Vengono razionalizzati gli incentivi fiscali al rafforzamento patrimoniale (non più coerenti con l’attuale livello dei tassi d’interesse), con l’introduzione dell’Iri (imposta sul reddito di impresa) viene armonizzato il trattamento fiscale delle imprese al livello delle società di capitali (24%), anche allo scopo di rafforzare la struttura patrimoniale delle PMI. Inoltre vengono prorogati i termini per aderire all’operazione di regolarizzazione volontaria per i capitali non dichiarati detenuti all’estero e in Italia allo scopo di fare emergere base imponibile in via permanente. Inoltre il reddito e il valore della produzione netta per le società di persone e in regime di contabilità semplificata verranno determinati per cassa anziché per competenza per semplificare le regole di tassazione delle piccole imprese. Infine, vengono introdotte alcune norme nella gestione doganale per contrastare l’elusione fiscale.
Riqualificazione della spesa pubblica.
Prosegue l’opera di revisione della spesa, attraverso interventi di riduzione di specifici costi, razionalizzazione dei processi di acquisto, digitalizzazione (in particolare tramite accelerazione della digitalizzazione del fascicolo sanitario).
Interventi per le ristrutturazioni edilizie e la sicurezza abitativa e del territorio.
Vengono prorogate e potenziate le detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici sia in chiave energetica che antisismica. Sono inoltre stanziati fondi per gli investimenti in opere pubbliche finalizzate alla messa in sicurezza del territorio.
Altre misure.
La manovra per il 2017 include risorse per il contrasto alla povertà, l’incremento della quattordicesima mensilità ai pensionati con redditi bassi, il rafforzamento della pubblica amministrazione attraverso interventi sul personale e le dotazioni di organico, nonché spese per affrontare l’emergenza delle migrazioni e dei terremoti.