Archivio 2014

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Parti comuni.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 30 gennaio – 12 maggio 2014, n. 10270

In tema di condominio negli edifici, le parti dell'edificio che sono destinate ad assolvere una funzione nell'interesse di tutti condomini, rientrano, per la loro funzione, fra le cose comuni, le cui spese di conservazione sono assoggettate alla ripartizione in misura proporzionale al valore delle singole proprietà esclusive, ai sensi della prima parte dell'art. 1123 cod. civ., non rientrando, per contro, fra quelle parti suscettibili di destinazione al servizio dei condomini in misura diversa, ovvero al godimento di alcuni condomini e non di altri, di cui all'art. 1123, secondo comma e terzo comma cod. civ.. Ed invero la previsione dell'art. 1123, [...]

Omissione IVA.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 6 marzo – 12 maggio 2014, n. 19426

Non è escluso che, in astratto, siano possibili casi - il cui apprezzamento è devoluto al giudice del merito e come tale è insindacabile in sede di legittimità se congruamente motivato - nei quali possa invocarsi l'assenza del dolo o l'assoluta impossibilità di adempiere l'obbligazione tributaria (così sez. 3, n. 5467 del 5.12.2013 dep. il 4.2.2014, Mercutello). È tuttavia necessario, perché in concreto ciò si verifichi, che siano assolti gli oneri di allegazione che, per quanto attiene alla lamentata crisi di liquidità, dovranno investire non solo l'aspetto della non imputabilità a chi abbia omesso il versamento della crisi economica che [...]

Reati tributari.Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza 27 marzo – 12 maggio 2014, n. 19546

L’amministratore di fatto assume tutti gli obblighi propri dell’amministratore di diritto ivi compresi quelli tributari, rispetto al cui adempimento incombono anche sull'amministratore di fatto i doveri di controllo dalla cui violazione deriva responsabilità ai sensi dell'art. 40, comma secondo, cod. pen. Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza 27 marzo – 12 maggio 2014, n. 19546 Presidente Lombardi – Relatore Zaza Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza impugnata, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Genova del 14/07/2011, veniva confermata l'affermazione di responsabilità di D.M.S. per il reato continuato di cui agli artt. 216 e 223 r. d. [...]

Omesso versamento di ritenute.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 17 marzo – 12 maggio 2014, n. 19454

La reintroduzione della sanzione penale di cui all'art.10 bis D.L.vo 74/2000 con la L.311/2004, si è esplicitato in modo assolutamente chiaro che essa trova applicazione soltanto sulle ritenute effettivamente operate sulle retribuzioni corrisposte ai dipendenti. Di qui il riferimento alle "certificazioni rilasciate ai sostituiti" in luogo della più generica formula contenuta nell'art. 2 D.L.429/1982 conv. in L.516/82 ("le ritenute effettivamente operate, a titolo di acconto o di imposta, sulle somme pagate.."). Se dunque la norma di cui all'art. 10 bis D.L.vo 74/2000 si propone di sanzionare l'omesso versamento, nel termine previsto, delle ritenute operate dal datore di lavoro, quale sostituto [...]

Sicurezza lavoro.Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 30 gennaio– 7 maggio 2014, n. 9870

L'apparato normativo relativo alla tutela dei lavoratori e alla sicurezza degli ambienti di lavoro trova applicazione generalizzata a tutti i settori di attività pubblica e privata, tranne alcuni tassativamente esclusi, e si applica non solo ai lavoratori subordinati ma anche a tutti i soggetti ad essi equiparati, ivi compresi i soci di società, anche di fatto.  Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 30 gennaio– 7 maggio 2014, n. 9870 Presidente Lamorgese – Relatore Amoroso Svolgimento del processo 1. Con ricorso depositato il 6.10.2006 R.U. quale legale rappresentante della ditta Video Game di R. & c. Snc proponeva opposizione, ai sensi [...]

Abuso edilizio.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 8 aprile – 6 maggio 2014, n. 18709

L’accorpamento di un sottotetto con l'unità abitativa sottostante e la trasformazione di parte di una tettoia in terrazzino con realizzazione della relativa copertura comportano la modifica dell'originaria destinazione del locale sottotetto - costituente, di regola, un “volume tecnico”, non computabile nel calcolo della volumetria massima consentita ed avente un rapporto di strumentalità necessaria con l'utilizzazione del fabbricato - con conseguente aumento della volumetria complessiva impiegabile ad uso abitativo. Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 8 aprile – 6 maggio 2014, n. 18709 Presidente Squassoni – Relatore Ramacci Ritenuto in fatto 1. La Corte di appello di Napoli, con sentenza [...]

Occupazione di suolo pubblico.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 13 marzo – 6 maggio 2014, n. 9682

La distinzione tra i beni pubblici ed i beni privati non discrimina due categorie concettuali di proprietà, ma soltanto due categorie giuridiche di beni, la prima delle quali presenta un peculiare regime giuridico (inalienabilità, inusucapibilità, vincolo di destinazione per i beni pubblici appartenenti a privati ecc.), la Pubblica Amministrazione può usucapire il bene privato del quale per oltre un ventennio, nella erronea convinzione che fosse demaniale, abbia disposto la concessione in uso a terzi, atteso che, mentre l'errata supposizione di demanialità del bene non incide sulla volontà della P.A. di gestirlo "uti dominus", risolvendosi in un errore sul regime giuridico [...]

Risarcimento danni.Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 3, ordinanza 27 marzo – 8 maggio 2014, n. 10008

E’ causa di esclusione della responsabilità del custode, oltre il caso fortuito, anche la equiparata "causa estranea", comprensiva del fatto del danneggiato, sempre che questo abbia nel determinismo dell'evento dannoso un'autonoma efficienza causale e presenti il carattere di inevitabilità e imprevedibilità nei riguardi dell'attività dovuta del custode. Corte di Cassazione, sez. VI Civile - 3, ordinanza 27 marzo – 8 maggio 2014, n. 10008 Presidente Finocchiaro – Relatore Ambrosio Svolgimento del processo e motivi della decisione E' stata depositata in cancelleria la seguente relazione: « 1. Con sentenza in data 11 giugno 2011 la Corte di appello di Genova - [...]

Compravendita.Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 12 febbraio – 7 maggio 2014, n. 9855

I titolari di un credito eventuale, li legittima a proporre azione revocatoria degli atti che il potenziale debitore abbia compiuto in pregiudizio delle loro ragioni (Cass. civ. S.U. 18 maggio 2004 n. 9440; Cass. civ. Sez. 3, 10 marzo 2006 n. 5246, Idem, 14 maggio 2013 n. 11573); fermo restando che l'eventuale sentenza dichiarativa dell'inefficacia dell'atto revocato non può essere portata ad esecuzione finché l'esistenza del credito non sia accertata con efficacia di giudicato(Cass. civ. Sez. 1, 12 luglio 2013 n. 17257). Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 12 febbraio – 7 maggio 2014, n. 9855 Presidente Petti – [...]

Studi di settore.Corte di Cassazione, sez. VI Civile – T, ordinanza 2 aprile – 6 maggio 2014, n. 9712

La procedura di accertamento tributario standardizzato mediante l'applicazione dei parametri  o degli studi di settore costituisce un sistema di presunzioni semplici, la cui gravità, precisione e concordanza non è "ex lege" determinata dallo scostamento del reddito dichiarato rispetto agli "standards" in sé considerati - meri strumenti di ricostruzione per elaborazione statistica della normale redditività - ma nasce solo in esito al contraddittorio da attivare obbligatoriamente, pena la nullità dell'accertamento, con il contribuente. Corte di Cassazione, sez. VI Civile – T, ordinanza 2 aprile – 6 maggio 2014, n. 9712 Presidente Cicala – Relatore Di Blasi Svolgimento del processo e motivi [...]