Archivio 2014

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Abuso del diritto.Corte di Cassazione, sez. VI Civile – T, ordinanza 3 aprile – 8 maggio 2014, n. 10041

In caso di contestazione di operazioni antieconomiche, l'amministrazione non può rettificare l'Iva detratta sugli acquisti, a meno che si tratti di operazioni inesistenti, di sovrafatturazioni o di un più ampio contesto di abuso del diritto. Corte di Cassazione, sez. VI Civile – T, ordinanza 3 aprile – 8 maggio 2014, n. 10041 Presidente Cicala – Relatore Conti Fatto e diritto L’Agenzia delle Entrate di Firenze ha proposto ricorso per cassazione, affidato ad un unico motivo, avverso la sentenza n. 112/67/13 depositata il 4 Marzo 2013, con la quale la CTR della Lombardia -Sez.Brescia- ha rigettato l’appello proposto dalla stessa contro [...]

Servitù di veduta.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 6 febbraio – 9 maggio 2014, n. 10181

Non può dar luogo all’esercizio di una veduta una ringhiera posta a separazione fra due fondi urbani, trattandosi di un opera avente essenzialmente funzione divisoria, anche quando consenta di inspicere et prospicere in alienum (cfr. Cass. 17.3.1995, n. 3109). Un'inferriata posta a separazione tra due fondi anche urbani non può dare luogo all'esercizio di una servitù di veduta, perché anche quando essa consenta di inspicere e di prospicere sul fondo altrui, costituisce pur sempre un'opera avente la funzione di semplice separazione dei fondi, mentre la eventuale possibilità di guardare e di affacciarsi sul fondo del vicino è, in tal caso, [...]

Distanze per fabbriche e depositi nocivi o pericolosi.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 27 febbraio – 8 maggio 2014, n. 9991

Il rispetto della distanza prevista per fabbriche e depositi nocivi e pericolosi dall'art. 890 c.c., nella cui regolamentazione rientrano, giusta Cass. 12927/1991, anche i comignoli, è collegato ad una presunzione assoluta di nocività o pericolosità che prescinde da ogni accertamento concreto nel caso in cui vi sia un regolamento edilizio comunale che stabilisce la distanza medesima, mentre in difetto di una disposizione regolamentare si ha pur sempre una presunzione di pericolosità, seppur relativa, che può essere superata ove la parte interessata al mantenimento del manufatto dimostri che mediante opportuni accorgimenti può ovviarsi al pericolo o al danno del fondo vicino" [...]

Risarcimento danni.Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 13 febbraio – 8 maggio 2014, n. 996

In tema di garanzia per gravi difetti dell'opera ai sensi dell'art. 1669 cod. civ., il termine per la relativa denunzia non inizia a decorrere finché il committente non abbia conoscenza sicura dei difetti e tale consapevolezza non può ritenersi raggiunta sino a quando non si sia manifestata la gravità dei difetti medesimi e non si sia acquisita, in ragione degli effettuati accertamenti tecnici, la piena comprensione del fenomeno e la chiara individuazione ed imputazione delle sue cause, non potendosi onerare il danneggiato della proposizione di azioni generiche a carattere esplorativo (Cass. n. 1463 del 2008, tra le altre). L'inizio della [...]

Compravendita.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 11 febbraio – 9 maggio 2014, n. 10184

Se nel contratto definitivo di compravendita il venditore abbia espressamente garantito la destinazione edificatoria del suolo compravenduto, specificando l'indice di edificabilità, il compratore, appresa l'esistenza di un vincolo urbanistico di inedificabilità che riduca la cubatura realizzabile sull'area può avvalersi, essendo anche il vincolo non agevolmente riconoscibile per effetto delle asserzioni del venditore, della garanzia prevista dall'art. 1489 c.c., in materia di cosa gravata da oneri non apparenti; non ricorre, infatti, l'ipotesi del vizio redibitorio, che attiene alla materialità del bene compravenduto ed al suo modo di essere nella realtà materiale, bensì l'ipotesi di onere a favore di terzo gravante sulla [...]

Sequestro preventivo.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 25 febbraio – 8 maggio 2014, n. 18911

In tema di sequestro preventivo, la verifica di sussistenza indiziaria del reato prescinde dall'indagine sulla colpevolezza del suo autore, che, al momento dell'emissione del provvedimento, potrebbe anche essere ignoto (Sez. U, n. 5 del 24 marzo 1955, Barbuto; Sez. U, n. 920 del 17/12/2003, Montella), essendo invece necessaria e sufficiente, secondo una valutazione ritenuta immune da censure di illegittimità costituzionale (Corte Cost.le n. 48 del 9-17 febbraio 1994), la verifica della astratta possibilità di sussumere il fatto in una determinata ipotesi di reato (Sez. U, n. 4 del 23 marzo 1993, Gifuni). Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 25 [...]

Ripartizione tra locatore e locatario.

Nuova ripartizione delle spese secondo la tabella di ripartizione (in allegato) nata idalla sinergia tra Confedilizia e tre sindacati degli inquilini Sicet, Sunia e Uniat.

Regolamento condominio.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 11 marzo – 6 maggio 2014, n. 9681

Le disposizioni del regolamento di condominio che disciplinano l'uso delle parti comuni non hanno natura contrattuale per il solo fatto che siano state approvate all'unanimità e possono essere modificate ex art. 1136, secondo comma, cod. civ. . Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 11 marzo – 6 maggio 2014, n. 9681 Presidente/Relatore Triola Svolgimento del processo Con ricorso notificato l’8 gennaio 2002 P.A. impugnava davanti al Tribunale di Napoli la delibera assunta in data 7 dicembre 2001 dal condominio di via (omissis) , in Napoli, di cui faceva parte, e che aveva disposto il parcheggio delle autovetture nel cortile [...]

Sequestro preventivo.Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza 18 febbraio – 6 maggio 2014, n. 18766

  Ai fini dell'adozione di un sequestro preventivo funzionale alla confisca per equivalente, nella nozione di disponibilità dell'indagato, al pari di quella civilistica del possesso, rientrano tutte quelle situazioni nelle quali i beni che s'intendono sottoporre al vincolo ricadano nella sfera degli interessi economici del reo, ancorché il potere dispositivo su di essi venga esercitato per il tramite di terzi (v. Sez. 3, n. 15210 del 08/03/2012, dep. 20/04/2012, Rv. 252378). Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza 18 febbraio – 6 maggio 2014, n. 18766 Presidente Agrò – Relatore De Amicis Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza del 9 [...]

Misure cautelari.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 27 marzo – 6 maggio 2014, n. 18725

Il sequestro preventivo, funzionale alla confisca per equivalente, previsto dall'art. 19 del D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231, non può essere disposto sui beni appartenenti alla persona giuridica ove si proceda per le violazioni finanziarie commesse dal legale rappresentante della società, atteso che gli artt. 24 e ss. del citato D.Lgs. non prevedono i reati fiscali tra le fattispecie in grado di giustificare l'adozione del provvedimento, con esclusione dell'ipotesi in cui la struttura aziendale costituisca un apparato fittizio utilizzato per commettere gli illeciti. (cfr. Cass. pen. sez. 3 n. 1256 del 19.9.2012; conf. Cass. Sez. 3 n.25774 del 14.6.2012; Cass. [...]