Archivio 2014

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Servitù di passaggio.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 6 febbraio – 15 aprile 2014, n. 8730

Non è specifico onere probatorio gravante su chi agisce per l'accertamento della servitù di passaggio per destinazione del padre di famiglia in confessoria servitutis dimostrare la situazione di fatto esistente al momento in cui i due fondi hanno cessato di appartenere all'unico soggetto per effetto di alienazioni separate e tale prova non è presupposto necessario per la costituzione della servitù ex art. 1062 c.c.. La Corte di Appello di Brescia con sentenza del 18/4/2007 rigettava l'appello della società Instructa rilevando la servitù di passaggio non era volontaria, ma si era costituita, come ritenuto anche dal primo giudice, per destinazione del [...]

Risarcimento danni.Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 20 febbraio – 9 aprile 2014, n. 8274

E’ esclusa la natura fraudolenta (sia materiale che giuridica) nel comportamento di colui che parcheggia nelle ore notturne o festive ed in assenza di vigilanti in aree consortili. Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 20 febbraio – 9 aprile 2014, n. 8274 Presidente Segreto – Relatore Spirito Svolgimento del processo La C., partecipante al Consorzio Stradale Monte Gentile di Ariccia, ottenne dal Tribunale di Velletri una sentenza che vietava al G. di parcheggiare le sue vetture nelle aree consortili. Successivamente la C. citò in giudizio il G. per il risarcimento del danno morale e materiale derivante dal fatto che [...]

Responsabilità dell’amministratore.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 30 gennaio – 9 aprile 2014, n. 8339

L'amministratore del condominio risponde quale mandatario dell'erogazione della spesa relativa all'esercizio di servizi comuni, indipendentemente dal fatto che questi siano prodotti da impianti a loro volta comuni ad altri condomini, e dalla circostanza che per la loro gestione non sia stato nominato un amministratore della comunione. Pertanto, ai sensi dell'art. 1717, 1 comma c.c., l'amministratore che nell'esecuzione di tale attività di mandato sostituisca altri a se stesso senza esservi autorizzato in forza di un'apposita delibera dell'assemblea condominiale, o senza che ciò sia necessitato dalla natura dell'incarico, risponde dell'operato della persona sostituita, a nulla rilevando che la sostituzione sia conforme a [...]

Responsabilità committente.Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 25 febbraio – 10 aprile 2014, n. 8410

L'art. 2049 c.c. prevede una ipotesi di responsabilità indiretta in capo all'imprenditore appaltatore, che organizza il lavoro altrui e subisce i rischi connessi ad una non buona organizzazione; non è escluso che tale responsabilità si possa estendere, in casi particolari, anche al committente, e tuttavia tale estensione costituisce una eccezione alla regola, al verificarsi di determinati presupposti che consistono nella scelta inadeguata della ditta esecutrice da parte del committente, o nell'essersi questi intromesso nella gestione dei lavori, direttamente o tramite tecnici incaricati, fino a far assumere all'appaltatore il ruolo di mero esecutore materiale; la configurabilità di detti presupposti rientra nell'onere [...]

Redditometro.Corte di Cassazione, sez. Tributaria, sentenza 28 gennaio – 19 marzo 2014, n. 6396

In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora l'ufficio determini sinteticamente il reddito complessivo netto in relazione alla spesa per incrementi patrimoniali, la prova documentale contraria ammessa per il contribuente dall'art. 38, sesto comma, del d.P.R. n. 600 del 1973 non riguarda la sola disponibilità di redditi ovvero di redditi esenti o di redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta, ma anche l’essere stata la spesa per incrementi patrimoniali sostenuta proprio con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta, e non già con qualsiasi altro reddito (dichiarato)-cfr.Cass. n. 6813 del 20/03/2009; conf.Cass.23785/2010 e [...]

Omesso versamento IVA.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 25 febbraio – 20 marzo 2014, n. 13019

A norma dell'art. 10 ter del D.Lgs. n. 74 del 2000, inserito con l'art. 35 co. 7 del D.L. 4 luglio del 2006, convertito con modificazioni nella L. 4 agosto del 2006, la sanzione prevista dall'art. 10 bis per il delitto di omesso versamento di ritenute certificate si applica anche a chiunque non versi l'imposta sul valore aggiunto, dovuta in base alla dichiarazione annuale, entro il termine per il versamento dell'acconto relativo al periodo d'imposta successivo. Con l'intervento legislativo del luglio 2006 è stata, dunque, introdotta una nuova fattispecie criminosa, diretta a sanzionare l'omesso versamento dell'IVA in base alle risultanze [...]

Reati tributari.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 19 febbraio – 14 marzo 2014, n. 12254

La consolidata giurisprudenza insegna che, in tema di accertamento di reati tributari, "il processo verbale di constatazione redatto dalla Guardia di Finanza o dai funzionari degli uffici finanziari è un atto amministrativo extraprocessuale come tale acquisibile ed utilizzabile ex art. 234 c.p.p. nel suo vario contenuto, senza necessità di dover richiamare normative affini o analoghe del codice di rito stabilite per specifici mezzi di prova", qualifica il verbale di constatazione come prova documentale nella sua natura di atto amministrativo, e non di atto penale. Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 19 febbraio – 14 marzo 2014, n. 12254 Presidente [...]

Reati tributari.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 6 febbraio – 4 aprile 2014, n. 15176

La volontà di non effettuare nei termini il versamento dovuto (che costituisce un segmento indefettibile del dolo richiesto dalla fattispecie) presuppone - secondo la struttura tipica dei reati omissivi - la possibilità di assolvere il dovere di pagamento. La Corte ha recentemente affermato (Sez., 3, 05/12/2013, n. 5467, dep. 04/02/2014, Mercutello) come siano possibili casi, il cui apprezzamento è devoluto al giudice del merito e come tale insindacabile in sede di legittimità se congruamente motivato, nei quali possa invocarsi l'assenza del dolo o l'assoluta impossibilità di adempiere l'obbligazione tributaria. È tuttavia necessario che siano assolti gli oneri di allegazione e [...]

Reati paesaggistici.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 21 novembre 2013 – 15 aprile 2014, n. 16415

La semplice violazione della normativa a tutela del paesaggio può giustificare il mantenimento del provvedimento cautelare in quanto l’attualità del pericolo ricorre in stretta connessione con l’utilizzazione della costruzione ultimata, in relazione al rischio di offesa al territorio ed all’equilibrio ambientale, indipendentemente all’essere l’edificazione illecita ultimata o meno ed a prescindere dall’effettivo danno al paesaggio, (Sez. 3^, n. 24539/13; idem, n. 30932/09 ), ma è del pari necessario che anche nella fase cautelare il giudice esprima in modo adeguato il giudizio sulla attualità e concretezza del pericolo. Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 21 novembre 2013 – 15 aprile [...]

Omesso versamento. Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 18 marzo – 14 aprile 2014, n. 16187

Il sequestro preventivo per equivalente può essere legittimamente disposto, in materia tributaria, in relazione al profitto del reato anche prima dell'entrata in vigore della L. 190/2012, come già affermato da consolidata giurisprudenza di legittimità [sez. III sent. n. 25890 del 07/07/2010; sez. U. sent. n. 10561 del 30/01/2014.  Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 18 marzo – 14 aprile 2014, n. 16187 Presidente Squassoni – Relatore Gentile Ritenuto in fatto 1. Il Tribunale di Roma, con ordinanza emessa il 13/11/2013 - provvedendo sulla richiesta di riesame avanzata nell'interesse di C.M. avverso il decreto di sequestro preventivo per equivalente emesso [...]