Archivio 2014

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Contratto d’opera.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 22 gennaio – 24 marzo 2014, n. 6886

Ai sensi dell'art. 1453 c.c., nei contratti con prestazioni sinallagmatiche, l'inadempimento (o inesatto adempimento) della prestazione di una parte abilita l'altra parte, a sua scelta, a chiedere l'adempimento o la risoluzione del contratto, salvo, in ogni caso, il risarcimento del danno. È pacifico, in giurisprudenza, che la domanda di risarcimento dei danni per inadempimento contrattuale può essere proposta congiuntamente o separatamente da quella di risoluzione, giacché il citato art. 1453 c.c., facendo salvo in ogni caso il risarcimento del danno, esclude che l'azione risarcitoria presupponga il necessario esperimento dell'azione di risoluzione del contratto (tra le tante v. Cass. 24-11-2010 n. [...]

Locazione.Corte di Cassazione, sez. VI Civile – T, ordinanza 19 febbraio – 20 marzo 2014, n. 6501

Nell’ipotesi di concessione in godimento di un immobile arredato accompagnata dalla prestazione di servizi non direttamente inerenti al godimento della res locata (come la climatizzazione o la somministrazione di acqua, luce e gas), ma di carattere personale (come le pulizie od il cambio della biancheria) - il rapporto, specialmente se si inserisca in una attività avente ad oggetto la cessione di una pluralità di immobili, non è qualificabile come locazione immobiliare ai sensi e per gli effetti dell’articolo 10, punto 8, d.p.r. 633/72. Corte di Cassazione, sez. VI Civile – T, ordinanza 19 febbraio – 20 marzo 2014, n. 6501 [...]

Sicurezza lavoro.Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza 23 gennaio – 31 marzo 2014, n. 14788

In tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro, a norma dell'art. 376 del d.P.R. n. 547 del 1955 l'accesso ai posti elevati di edifici deve essere reso sicuro ed agevole mediante l'impiego di mezzi appropriati di sicurezza in tutti i casi in cui devono eseguirsi lavori di manutenzione e riparazione, a nulla rilevando che simili lavori siano normali o straordinari, in quanto la finalità della norma è di prevenire la caduta dall'alto dei lavoratori che devono accedere ed operare in simili condizioni ad altezze pericolose, senza che ciò escluda che il datore di lavoro doti i lavoratori che accedono al [...]

Parcheggi. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 7 febbraio – 31 marzo 2014, n. 7516

La legittimazione ad agire per l'accertamento del vincolo di destinazione a parcheggio di appositi spazi in edificio di nuova costruzione ai sensi dell'art. 41 "sexies" della legge 17-8-1942 n. 1150 spetta soltanto ai singoli condomini delle varie unità immobiliari dello stabile in base ai rispettivi titoli di acquisto, trattandosi di diritti spettanti non alla collettività condominiale, ma separatamente a ciascuno dei predetti compratori (Cass. 11-2-2009 n. 3393). Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 7 febbraio – 31 marzo 2014, n. 7516 Presidente Bucciante – Relatore Mazzacane Svolgimento del processo Con atto di citazione ritualmente notificato i coniugi C.O. e [...]

Distanze tra edifici.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 28 gennaio – 31 marzo 2014, n. 7512

Le costruzioni sorgenti in una zona omogenea del territorio comunale, per la quale siano previste determinate distanze dai confini o dalle costruzioni sorgenti sui lotti vicini, sono tenute a rispettare dette distanze, a prescindere dalla circostanza che il lotto finitimo (o la costruzione posta su di esso) sia ubicato in altra zona per cui vigano standard diversi. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 28 gennaio – 31 marzo 2014, n. 7512 Presidente Triola – Relatore Picaroni Ritenuto in fatto 1. - È impugnata la sentenza della Corte d'appello di Palermo, notificata il 21 gennaio 2008, che ha parzialmente riformato [...]

Sicurezza lavoro.Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza 4 febbraio – 1° aprile 2014, n. 15028

La nomina del Responsabile della sicurezza e del servizio di prevenzione e protezione del cantiere, deve risultare da atto scritto avente data certa onde poter verificare l'effettività della nomina e dello svolgimento delle funzioni conferite anteriormente al verificarsi dell'infortunio e deve essere necessariamente riscontrato dall'accettazione manifestata, per iscritto, da parte del delegato che, se interviene in un momento successivo a quello della predisposizione dell'atto di delega, comporta lo spostamento alla data dell'accettazione (che deve quindi essere contestualmente indicata) della validità della delega stessa. Il delegato deve essere soggetto in possesso delle necessarie conoscenze tecnico-scientifiche in materia di sicurezza del lavoro [...]

Violazione versamento IVA.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza25 febbraio – 1° aprile 2014, n. 14953

Le precarie condizioni economiche, almeno che le stesse non siano determinate da eventi eccezionali e di rilevante dimensione, non costituiscono di per sé solo un caso fortuito o di forza maggiore (art. 45 cod. pen.), come tale idoneo ad escludere la punibilità o quantomeno il dolo del reato di cui all'art. 10 ter d.lgs. 74/2000. Invero l'eventuale crisi di liquidità economica, nell'ambito dell'attività di impresa, di norma non costituisce un evento imprevedibile e come tale insuperabile. La crisi di liquidità, invece, rappresenta un evento possibile, concretizzando lo stesso un rischio inerente all'attività di impresa, cui occorre far fronte tempestivamente con [...]

Spazi comuni.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 8 gennaio – 24 marzo 2014, n. 6882

Nell'ambito dell'autonoma disciplina dell'invalidità delle deliberazioni dell'assemblea delle società per azioni - nella quale, con inversione dei principi comuni (artt. 1418, 1441 c.c.), la regola generale è quella dell'annullabilità (art. 2377 c.c.) - la previsione della nullità è limitata ai soli casi, disciplinati dall'art. 2379 c.c., di impossibilità o illiceità dell'oggetto, che ricorrono quando il contenuto della deliberazione contrasta con norme dettate a tutela degli interessi generali, che trascendono l'interesse del singolo socio, risultando dirette ad impedire deviazioni dallo scopo economico-pratico del rapporto di società (cfr. Cass. nn. 15721/05, 928/03, 14799/00, 3457/99 e 3458/93; analogamente, in motivazione, Cass. n. 16390/07). [...]

Distanze tra edifici.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 6 febbraio – 27 marzo 2014, n. 7291

La sopraelevazione, anche se di ridotte dimensioni, comporta sempre un aumento della volumetria e della superficie di ingombro e va, pertanto, considerata a tutti gli effetti, e, quindi, anche per la disciplina delle distanze, come nuova costruzione (per la distinzione, in generale, tra le definizioni di "ristrutturazione" e di "nuova costruzione", v., anche, Cass. n. 9637 del 2006 e Cass., S.U., n. 21578 del 2011, ord.). Trova conferma il principio (già affermato, da ultimo, anche da Cass., S.U., n. 74 del 2011) secondo cui, in tema di rispetto delle distanze legali tra costruzioni, la sopraelevazione di un edificio preesistente, determinando [...]

Distanze dai confini.Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 4 febbraio – 13 marzo 2014, n. 1272

In materia di distanze tra fabbricati, sono principi inderogabili della legislazione statale sul governo del territorio (ai sensi degli artt. 873 Cod. civ. e 9 D.M. 2 aprile 1968 n. 1444, applicativo dell'art. 41 quinquies L. 17 agosto 1942 n. 1150, introdotto dall'art. 17 L. 6 agosto 1967 n. 765) quelli secondo i quali la distanza minima è determinata dalla legge statale, in sede locale (entro limiti di ragionevolezza) si possono solo fissare limiti maggiori e le deroghe locali devono essere previste in strumenti urbanistici funzionali ad un assetto complessivo ed unitario di determinate zone del territorio e non ai [...]