Archivio 2014

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Interventi di modifica della cosa comune.Corte di Cassazione, sez II Civile, sentenza 3 luglio – 22 settembre 2014, n. 19915

Il bilanciamento tra esigenze potenzialmente confliggenti va operato in concreto, verificando - in coerenza con la tipologia del bene comune e con le reali possibilità dei condomini di fruire del predetto bene - se la modifica apportata dal singolo condomino pregiudichi il diritto di uso degli altri, ovvero alteri la destinazione del bene comune, occorrendo che la limitazione del diritto del singolo trovi giustificazione nella riduzione delle reali possibilità d'uso in capo agli altri condomini. Al contempo, la valutazione della destinazione della cosa, di cui è vietata l'alterazione, deve essere condotta in una prospettiva dinamica del bene considerato. Oggetto della [...]

Lavori di ristrutturazione.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 29 maggio – 2 settembre 2014, n. 18515

La ditta esecutrice della ristrutturazione delle parti di un condominio è responsabile per i danni causati ex art.1669 c.c. se non prova le contrarie direttive del condominio o dell'amministratore.    Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 29 maggio – 2 settembre 2014, n. 18515 Presidente Piccialli – Relatore Proto Svolgimento del processo P.P. , titolare dell'omonima impresa edile il 15/2/1995 otteneva, nei confronti del Condominio in (omissis) , decreto ingiuntivo per il pagamento del saldo del corrispettivo di un appalto avente ad oggetto lavori di ristrutturazione dell'edificio condominiale. Il Condominio con l'opposizione, affermandosi creditore e non debitore, deduceva che [...]

Beni comuni.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 20 giugno – 1 agosto 2014, n. 17556

Il cavedio (talora denominato chiostrina, vanella o pozzo luce) - cortile di piccole dimensioni, circoscritto dai muri perimetrali e dalle fondamenta dell'edificio comune - essendo destinato prevalentemente a dare aria e luce a locali secondari (quali ad esempio bagni, disimpegni, servizi), è sottoposto al medesimo regime giuridico del cortile, espressamente contemplato dall'art. 1117, n. 1, cod. civ. tra i beni comuni, salvo titolo contrario. La presunzione di proprietà comune non può essere vinta, nel silenzio del titolo, dalla mera possibilità di accesso al bene comune soltanto dall'appartamento di uno dei condomini, o dal fatto che costui abbia provveduto anche a [...]

Edilizia privata: le pertinenze.Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 11 marzo – 24 luglio 2014, n. 3952

Nella materia edilizia, la nozione di pertinenza ha peculiarità sue proprie, che la distinguono da quella civilistica. Si deve infatti trattare di un'opera preordinata ad un'oggettiva esigenza dell'edificio principale, funzionalmente ed oggettivamente inserita al servizio dello stesso, sfornita di un autonomo valore di mercato e dotata di un volume minimo; inoltre la nozione di pertinenza, rilevante ai fini dell'autorizzazione, deve essere interpretata in modo compatibile con i principi della materia, di talché non è, quindi, possibile consentire la realizzazione di opere di rilevante consistenza solo perché destinate, dal proprietario, al servizio ed ornamento del bene principale (cfr. Consiglio di Stato, [...]

Detrazione IVA.Corte di Cassazione, sez. VI Civile – T, ordinanza 22 maggio – 25 luglio 2014, n. 17021

Non costituisce prestazione di servizio soggetta ad I.V.A. l'attività svolta da un soggetto a vantaggio di un altro autonomamente e senza obbligo nei confronti di quest’ultimo. Corte di Cassazione, sez. VI Civile – T, ordinanza 22 maggio – 25 luglio 2014, n. 17021 Presidente Iacobellis – Relatore Caracciolo Osserva La CTR di Milano ha respinto l’appello dell’Agenzia -appello proposto contro la sentenza della CTP di Milano n. 102-02-2009 che aveva già accolto il ricorso della parte contribuente "U.S Adverting spa" avverso avviso di accertamento (concernente IVA per l’anno 2005)- avviso fondato su un verbale di accertamento con il quale la [...]

Tutela possessoria.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 15 maggio – 1 settembre 2014, n. 18486

Il conduttore rimane detentore qualificato dell'immobile di cui continua a mantenere la disponibilità, pur dopo la scadenza del contratto, come tale è legittimato a ricorrere alla tutela possessoria, ex art. 1168, secondo comma, cod. civ.. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 15 maggio – 1 settembre 2014, n. 18486 Presidente Piccialli – Relatore Picaroni Ritenuto in fatto 1. - È impugnata la sentenza della Corte d'appello di Brescia, depositata il 14 settembre 2007, di conferma della sentenza del Tribunale di Brescia che aveva respinto la domanda proposta da T.A. nei confronti dell'INA s.p.a. (ora CONSAP s.p.a.). 1.1. - Nel [...]

Oneri condominiali.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 11 marzo – 12 agosto 2014, n. 17880

L'impianto elettrico condominiale, ai sensi dell'art. 1117, n. 3, cod.civ., in mancanza di titolo contrario, è comune a tutti i partecipanti al condominio. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 11 marzo – 12 agosto 2014, n. 17880 Presidente Triola – Relatore San Giorgio Svolgimento del processo 1. - Il sig. L.D. propose opposizione avverso il decreto ingiuntivo emesso nei suoi confronti dal giudice di pace di Palermo, relativo al mancato pagamento al Condominio di Via Principe di Belmonte n. 63 in Palermo quote per l'adeguamento dell'impianto elettrico ai sensi della legge n. 46 del 1990. Deduceva il D. di [...]

Usucapione.Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 2, ordinanza 17 aprile – 29 luglio 2014, n. 17213

Ai fini della configurabilità del riconoscimento del diritto del proprietario da parte del possessore, idoneo ad interrompere il termine utile per il verificarsi dell'usucapione, ai sensi degli artt. 1165 e 2944 c.c.., non è sufficiente un mero atto o fatto che evidenzi la consapevolezza del possessore circa la spettanza ad altri del diritto da lui esercitato come proprio, ma si richiede che il possessore, per il modo in cui questa conoscenza è rivelata o per fatti in cui essa è implicita, esprima la volontà non equivoca di attribuire il diritto reale al suo titolare, ben potendo la sua iniziativa essere [...]

Legittimazione passiva dell’amministratore.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 20 giugno – 22 settembre 2014, n. 19909

Ai sensi dell'art. 1131, secondo comma cod.civ., la legittimazione passiva dell'amministratore del condominio a resistere in giudizio, ha portata generale in quanto estesa ad ogni interesse condominiale e sussiste, pertanto, anche un ordine ad azioni di natura reale relative alle parti comuni dell'edificio, promosse contro il condominio, senza che sia necessaria la partecipazione al giudizio di tutti i condomini. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 20 giugno – 22 settembre 2014, n. 19909 Presidente Triola – Relatore Nuzzo Svolgimento del processo Il Condominio in (omissis) , con atto di citazione notificato il 21.9.95, conveniva in giudizio il Condominio di [...]

Servitù di veduta.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 5 giugno– 8 settembre 2014, n. 18890

L'attore che agisce in "confessoria servitutis", ai sensi dell'art. 1079 c.c., ha l'onere di provare l'esistenza del relativo diritto, presumendosi il fondo, preteso come servente, libero da pesi e limitazioni Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 5 giugno– 8 settembre 2014, n. 18890 Presidente Piccialli– Relatore Nuzzo Svolgimento del processo Con atto di citazione 6.5.2002 M.E. , quale proprietario della p.m.l della p.ed. 17/1 in Pt. 753/11 C.C.(gravata da diritto di usufrutto a beneficio di N.A. in F. ) conveniva in giudizio, innanzi al Tribunale di Bolzano, F.S. chiedendo: a) l'accertamento della insussistenza del diritto di venduta a carico [...]