Archivio 2014

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Locazione.Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 22 novembre 2013 – 11 marzo 2014, n. 5596

Il riconoscimento del diritto di prelazione non è normativamente previsto, in favore del conduttore in assoluto, in quanto conduttore, ma solo nella limitata ipotesi in cui il locatore gli abbia intimato disdetta per la prima scadenza, comunicandogli di voler cedere la proprietà a terzi. Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 22 novembre 2013 – 11 marzo 2014, n. 5596 Presidente Berruti – Relatore Carleo Svolgimento del processo Con ricorso ex art.447 bis cpc depositato il 4.5.2004 C.S. esponeva di condurre in locazione ad uso abitativo un'unità immobiliare sita in (omissis); che tale immobile, già di proprietà della CA.RA. srl [...]

Espropriazione.Corte di Cassazione, sez. I Civile, sentenza 17 gennaio – 28 febbraio 2014, n. 4813

A norma dell'art. 1 del d.lgs. 12 aprile 1948 n. 1010 (disposizione che era ri­chiamata nella delega), il Ministro dei lavori pubblici è autorizzato a provvedere, a sua cura e spese, ai lavori di carattere urgente e inderogabile dipendenti da necessità di pubblico interesse, determinate da eventi calamitosi, quali scosse telluriche, eruzioni vulcaniche, alluvioni, frane, nubifragi, mareggiate, valanghe e altre calamità naturali; e che in particolare tali lavori possono riguar­dare (lett. a) puntellamenti, demolizioni, sgombri e altri lavori a tutela della pubblica incolumità. E così è esatto che il potere di ordinanza spettante al Sindaco per l'ema­nazione dei provvedimenti contingibili [...]

Elusione fiscale.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 8 gennaio – 11 marzo 2014, n. 11538

Le condotte elusive ai fini fiscali che siano strettamente riconducibili alle ipotesi di elusione espressamente previste dalla legge, ovverossia quelle di cui agli artt. 37, comma terzo, e 37 bis del d. P.R. n. 600 del 1973, hanno rilevanza penale. (v., in termini: Sez. 2, n. 7739 del 22/11/2011 - dep. 28/02/2012, P.M. in proc. Gabbana e altri, Rv. 252019; Sez. 3, n. 19100 del 06/03/2013 - dep. 03/05/2013, Pm in proc. Bova, Rv. 254992; Sez. 3, n. 26723 del 18/03/2011 - dep. 07/07/2011, Ledda, Rv. 250958). Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 8 gennaio - 11 marzo 2014, [...]

Distanze tra edifici.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 10 dicembre 2013 – 18 febbraio 2014, n. 3803

In tema di distanze tra edifici, come già evidenziato (sent. n. 12424 del 2010), ove le costruzioni non siano incluse nel medesimo piano particolareggiato o nella stessa lottizzazione, la disciplina sulle relative distanze non è recata dall'ultimo comma dell'art. 9 del d.m. 2 aprile 1968, n. 1444, che consente ai Comuni di prescrivere distanze inferiori a quelle previste dalla normativa statale, bensì dal primo comma dello stesso art. 9, quale disposizione di immediata ed inderogabile efficacia precettiva. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 10 dicembre 2013 – 18 febbraio 2014, n. 3803 Presidente Triola – Relatore Scalisi Svolgimento del [...]

Assegnazione alloggio.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 9 gennaio – 21 febbraio 2014, n. 4208

L'efficacia probatoria privilegiata dell'atto pubblico concerne la provenienza del documento dal pubblico ufficiale ed i fatti che lo stesso pubblico ufficiale attesta essere avvenuti in sua presenza o esser stati da lui personalmente compiuti; la fede privilegiata, viceversa, non si estende all'intrinseca veridicità ed esattezza delle dichiarazioni che le parti hanno reso e di cui l'atto pubblico fornisce testuale riscontro; cosicché l'inesattezza o la non corrispondenza al vero delle medesime dichiarazioni può esser dimostrata con ogni mezzo di prova, pur di natura presuntiva. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 9 gennaio - 21 febbraio 2014, n. 4208 Presidente Piccialli [...]

Locazione.Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 16 dicembre 2013 – 20 febbraio 2014, n. 4067

Ai sensi dell'art. 36 della legge 27 luglio 1978, n. 392, la cessione del contratto di locazione di immobile destinato ad attività di impresa, che avvenga con la cessione contestuale dell'azienda del conduttore, non ha bisogno del consenso del locatore, ma deve essergli comunicata con lettera raccomandata con avviso di ritorno (o con modalità diverse, purché idonee a consentire la conoscenza della modificazione soggettiva del rapporto). Tale comunicazione, se non costituisce requisito di validità della cessione nel rapporto tra conduttore cedente e terzo cessionario, condiziona tuttavia l'efficacia della cessione stessa nei confronti del contraente ceduto, nel senso che essa non [...]

Confisca.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 18 dicembre – 18 febbraio 2014, n. 7533

In caso di condanna o di applicazione della pena su richiesta in relazione a determini reati fra i quali per effetto del richiamo operato dal citato art. 1, comma 143, della legge n. 244 del 2007 deve intendersi ricompreso anche il reato di cui all'art. 10-ter della legge n. 74 del 2000, è sempre ordinata la confisca dei beni che ne costituiscono il profitto o il prezzo, salvo che appartengano a persone estranee al reato; la disposizione precisa altresì che, ove non sia possibile la confisca specifica di tali beni la stessa è disposta su altri beni di cui il [...]

Legittimazione passiva dell’amministratore.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 12 novembre 2013 – 28 febbraio 2014, n. 4871

Il secondo comma dell'art. 1131 cod. civ., nel prevedere la legittimazione passiva dell'amministratore in ordine ad ogni lite avente ad oggetto interessi comuni dei condomini (senza distinguere tra azioni di accertamento ed azioni costitutive o di condanna), deroga alla disciplina valida per le altre ipotesi di pluralità di soggetti passivi, soccorrendo, così, all'esigenza di rendere più agevole ai terzi la chiamata in giudizio del condominio, senza la necessità di promuovere il litisconsorzio passivo nei confronti dei condomini (Cass. n. 1485 del 1996). Inoltre, pare utile ancora richiamare il condiviso principio secondo cui “in tema di azioni negatorie e confessorie [servitutis] [...]

Azione di reintegrazione.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 31 gennaio – 5 marzo 2014, n. 5215

L'elemento soggettivo che completa i presupposti dell'azione di spoglio risiede nella coscienza e volontà dell'autore di compiere l'atto materiale nel quale si sostanzia lo spoglio, indipendentemente dalla convinzione dell'agente di operare secondo diritto (Cass. 2, Sentenza n. 2316 del 31/01/2011). Secondo questa S.C. è passibile di azione di reintegrazione, ai sensi dell'art. 1168 cod. civ., colui che, consapevole di un possesso in atto da parte di altro soggetto, anche se ritenuto indebito, sovverta, clandestinamente o violentemente, a proprio vantaggio la signoria di fatto sul bene nel convincimento di operare nell'esercizio di un proprio diritto reale, essendo, in tali casi, "l'animus [...]

Appalto.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 14 novembre 2013 – 21 febbraio 2014, n. 4198

La norma relativa alla revisione del prezzo di appalto non ha carattere vincolante per le parti. Queste pertanto possono derogare alla norma fissando convenzionalmente un diverso limite di aumento dei costi, ovvero rimuovendo lo stesso limite legale o escludendo dalla revisione l'aumento del costo di alcune prestazioni. La clausola con la quale si escluda, in deroga all'art. 1664 c.c., il diritto dell'appaltatore a ulteriore compenso per le difficoltà impreviste incontrate nell'esecuzione dell'opera (cosiddetto appalto "a forfait") non comporta alcuna alterazione della scrittura ovvero della funzione dell'appalto, nel senso di renderlo un contratto aleatorio, ma solo un ulteriore allargamento del rischio, [...]