Archivio 2014

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Parti comuni.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 4 dicembre 2013 – 29 gennaio 2014, n. 1953

In mancanza di titolo il sottotetto è compreso nelle parti comuni solo nel caso in cui il vano risulti oggettivamente destinato sia pure in via potenziale all’uso comune oppure all’esercizio di servizio di interesse condominiale (Cass. 8968 del 20.6.2002). Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 4 dicembre 2013 – 29 gennaio 2014, n. 1953 Presidente Triola – Relatore Correnti Svolgimento del processo Con ricorso 27.2.1992 al pretore di L’Aquila Q.A., proprietaria di un immobile in via Castello 79, esponeva che negli ultimi mesi del 1991 era venuta a conoscenza che S.A.M., nell’effettuare lavori nello stesso fabbricato, aveva precluso alla [...]

Obbligazioni.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 5 dicembre 2013 – 31 gennaio 2014, n. 2153

Nell'ipotesi della rappresentanza senza potere la ratifica dell'attività svolta dal "falsus procurator" non si realizza con la semplice conoscenza che di essa abbia avuto il "dominus", ma esige che tale soggetto ponga in essere una manifestazione di volontà, che deve essere portata a conoscenza dell'altro contraente, diretta ad approvare il contratto concluso senza potere rappresentativo ed a farne propri, con efficacia retroattiva, gli effetti (Cass. 8-5-1981 n. 3020; Cass. 11-10-1991 n. 10709) Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 5 dicembre 2013 – 31 gennaio 2014, n. 2153 Presidente Goldoni – Relatore Mazzacane Svolgimento del processo Con ricorso del 9-7-2001 [...]

Locazione.Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 27 novembre 2013 – 29 gennaio 2014, n. 1980

Anche nei contratti assoggettati a forma scritta, "non occorre che la volontà negoziale sia manifestata dai contraenti contestualmente e in un unico documento, dovendosi ritenere il contratto perfezionato anche qualora le sottoscrizioni siano contenute in documenti diversi, anche cronologicamente distinti, qualora, sulla base di una valutazione rimessa al giudice di merito, si accerti che il secondo documento è inscindibilmente collegato al primo, sì da evidenziare inequivocabilmente la formazione dell'accordo". (Cass. Sez. 2, Sentenza n. 3088 del 13/02/2007, Rv. 595607). Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 27 novembre 2013 - 29 gennaio 2014, n. 1980 Presidente Carleo – Relatore Stalla [...]

Locazione.Corte di Cassazione, sez. VI – 3 Civile, ordinanza 7 novembre 2013 – 24 gennaio 2014, n. 1473

La produzione del contratto preliminare - il quale ha effetti soltanto obbligatori - non costituisce da sola la prova della inequivoca volontà di rilasciare l'immobile una volta acquisita la disponibilità di altra abitazione.   Corte di Cassazione, sez. VI – 3 Civile, ordinanza 7 novembre 2013 – 24 gennaio 2014, n. 1473 Presidente Segreto – Relatore Vivaldi Premesso in fatto È stata depositata in cancelleria la seguente relazione: "1. - È chiesta la cassazione della sentenza della Corte d'Appello di Roma in data 26.5.2010 in materia di contratto di locazione. Al ricorso si applicano le norme di cui alla L. [...]

IVA.Corte di Cassazione, sez. Tributaria, sentenza 8 ottobre 2013 – 22 gennaio 2014, n. 1240

Nell'ipotesi di omessa presentazione della dichiarazione da parte del contribuente, la legge abilita gli Uffici finanziari a servirsi di qualunque elemento probatorio ai fini dell'accertamento del reddito e, quindi, a determinarlo anche con metodo induttivo ed anche utilizzando, in deroga alla regola generale, presunzioni semplici prive dei requisiti di cui al terzo comma dell'art. 38 del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, sul presupposto dell'inferenza probatoria dei fatti costitutivi della pretesa tributaria ignoti da quelli noti, sicché, a fronte della legittima prova presuntiva offerta dall'Ufficio, l'onere di dedurre e provare i fatti impeditivi, modificativi o estintivi della predetta pretesa incombe [...]

Sicurezza lavoro.Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza 17 ottobre 2013 – 31 gennaio 2014, n. 4961

Se nel dettare i contenuti della valutazione dei rischi l'art. 28 non utilizza il termine manutenzione, espressa menzione ne viene fatta diffusamente all'interno del “Codice della sicurezza”. Di talché la stessa valutazione dei rischi deve avere riguardo alle attività di manutenzione necessaria a preservare l'efficienza delle misure di prevenzione individuate. Peraltro, anche sul piano testuale, il concetto di realizzazione (di "attuazione delle misure da realizzare" si legge appunto nell'art. 28) reca in sé tanto il concetto di attività “creatrice”, ovvero che produce per la prima volta un determinato risultato, sia il concetto di attività di conservazione di quanto prodotto: la [...]

Frode fiscale.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 30 ottobre 2013 – 30 gennaio 2014, n. 4360

Il presupposto dell'IRES è il possesso dei redditi in denaro o in natura rientranti nelle categorie indicate nell'art. 6 TUIR (art. 72 DPR 22.12.1986 n. 917) e quindi l'evasione del pagamento di una tale imposta per effetto di avvenuti trasferimenti di beni mal si concilia con la contemporanea contestazione di una indebita detrazione dell'IVA per effetto delle medesime operazioni ritenute oggettivamente inesistenti (vendite di beni mai acquistati).   Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 30 ottobre 2013 - 30 gennaio 2014, n. 4360 Presidente Teresi – Relatore Orilia Ritenuto in fatto Con ordinanza 21.3.2013 il Tribunale di Pesaro, per [...]

Disturbo dell’occupazione o del riposo delle persone. Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza 13 giugno 2013 – depositata il 12 febbraio 2013, n. 6685

  La rilevanza penale della condotta produttiva di rumori, censurati come fonte di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, richiede l'incidenza sulla tranquillità pubblica, in quanto l'interesse tutelato dal legislatore è la pubblica quiete, sicché i rumori devono avere una tale diffusività che l'evento di disturbo sia potenzialmente idoneo ad essere risentito da un numero indeterminato di persone, pur se poi concretamente solo taluna se ne possa lamentare (V. Sez. 1 sentenza n.47298 del 29.11.2011, Rv. 251406). Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza 13 giugno 2013 - depositata il 12 febbraio 2013, n. 6685 Presidente Giordano– Relatore [...]

Distanze legali.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 3 luglio 2013 – 30 gennaio 2014, n. 2094

In tema di distanze legali fra edifici, mentre non sono a tal fine computabili le sporgenze estreme del fabbricato che abbiano funzione meramente ornamentale, di rifinitura od accessoria di limitata entità, come la mensole, le lesene, i cornicioni, le grondaie e simili, rientrano nel concetto civilistico di "costruzione" le parti dell'edificio, quali scale, terrazze e corpi avanzati (c.d. "aggettanti") che, seppure non corrispondono a volumi abitativi coperti, sono destinate ad estendere ed ampliare la consistenza del fabbricato. D'altra parte, agli effetti di cui all'art. 873 cod.civ., la nozione di costruzione, che è stabilita dalla legge statale, deve essere unica e [...]

Diritti reali.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 18 dicembre 2013 – 12 febbraio 2014, n. 3219

La costituzione di una servitù per destinazione del padre di famiglia ha per presupposto che due fondi, appartenenti in origine allo stesso proprietario, siano stati posti dallo stesso in una situazione di subordinazione dell'uno rispetto all'altro idonea a integrare il contenuto di una servitù prediale e che, all'atto della separazione, sia mancata una manifestazione di volontà tale da escludere la preesistente relazione di sottoposizione di un fondo all'altro e risultino segni visibili concretantisi in opere permanenti necessarie per l'esercizio di una servitù e rivelatrici pertanto della sua esistenza; in particolare nel caso di servitù di passaggio, la servitù si intende [...]