Archivio 2014

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Servitù prediali.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 6 marzo – 5 giugno 2014, n. 12681

Nell’ipotesi di una servitù di veduta per destinazione del padre di famiglia non possono essere inibite, al di fuori dalle ipotesi previste dagli artt. 905 e 907 cc, condotte riconducibili all'esercizio del diritto di proprietà. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 6 marzo – 5 giugno 2014, n. 12681 Presidente Goldoni – Relatore Correnti Svolgimento del processo Con atto ritualmente notificato S.A. e M. convenivano in giudizio P.V. e, premesso di essere proprietari dell'immobile in (omissis) di un corpo di fabbrica formato da un grande vano a piano terra, uno al primo piano con sovrastante terrazza ed un ulteriore [...]

Rovina edifici.Corte di Cassazione, sez. I Penale, sentenza 11– 30 giugno 2014, n. 28128

E’ certo che il contestato reato di cui all'art. 677 cod. pen., comma 3, è integrato, nella sua materialità, dalla minaccia di rovina da cui derivi pericolo per le persone di un "edificio" o di una "costruzione" imponendo, per il principio di tipicità, il divieto di analogia in malam partem per ciò che non attiene a edifici e costruzioni che possano rovinare, come avvenuto nella fattispecie ove viene messa in evidenza la mera non corretta edificazione di una canna fumaria comportante, non il pericolo di crollo della medesima, ma solo una paventata dispersione di fumi non consentiti Corte di Cassazione, [...]

Interventi edilizi.TAR Campania Sent.n.544 del 7.3.2014

Non è consentito il rilascio di autorizzazione alla effettuazione di interventi edilizi su immobili abusivi in assenza della previa regolarizzazione degli illeciti in precedenza commessi  Tribunale Amministrativo Regionale della Campania-Sezione staccata di Salerno (Sezione Prima); Presidente Amedeo Urbano; Estensore Cons. Francesco Mele.   SENTENZA n° 544 del 07.03.2014 sul ricorso  integrato da motivi aggiunti, proposto da: ***, rappresentato e difeso dall'avv. ***; contro Comune di Ispani in Persona del Sindaco P.T., rappresentato e difeso dall'avv. ****; per l'annullamento quanto al ricorso originario: dell'ordinanza di demolizione opere edili n.28/2011; quanto ai motivi aggiunti: del provvedimento prot. n. 5842 del 26-10-2011, con [...]

Muro di contenimento. Cass.sent.12/5/2014 n.10270

Interventi edilizi.Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 30 aprile – 30 giugno 2014, n. 28123

E’ pacifico orientamento giurisprudenziale secondo cui integra il reato previsto dall'art. 44 lett. a) d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, anche l'esposizione, in maniera non visibile, del cartello indicante il titolo abilitativo e i nominativi dei responsabili, ancorché esso risulti presente all'interno del cantiere (Sez. 3, n. 40118 del 22/05/2012 - dep. 11/10/2012, Zago ed altri, Rv. 253673). Funzione del cartello è proprio quello di rendere edotti gli organi di vigilanza dell'esistenza in loco di interventi edilizi, al fine di consentire l'espletamento di tutte quelle attività di verifica dell'osservanza della normativa edilizia e di corrispondenza dell'assentito al realizzato. Corte di [...]

Immobili non divisibili.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 20 maggio– 4 luglio 2014, n. 15396

  La giurisprudenza non è sempre univoca nello stabilire la natura dell'interesse dei condividenti che può determinare individuazione dell'assegnatario del bene indiviso. Secondo alcune decisioni, nella divisione, devono essere preferibilmente seguiti dal giudice i criteri di attribuzione fissati dall'art 720 c.c. salvo deroga solo per gravi motivi che riguardano l'interesse comune dei condividenti. "In tema di divisione di cose comuni, per il caso in cui in presenza di un immobile indivisibile o non comodamente divisibile vi sia una pluralità di richieste di assegnazione, i criteri di attribuzione fissati dall'art. 720 c.c. in base ai quali l'immobile medesimo deve essere compreso [...]

Appropriazione indebita dell’amministratore.Corte di Cassazione, sez. II penale, sentenza 11 dicembre 2013 – 14 aprile 2014, n. 16209

Lla Corte ha assolto l'amministratore non in considerazione del diverso e minore importo del presunto ammanco, bensì in considerazione della mancanza di prova circa l'appropriazione di somme da parte del medesimo. Corte di Cassazione, sez. II penale, sentenza 11 dicembre 2013 – 14 aprile 2014, n. 16209 Presidente Gentile – Relatore Cervadoro Svolgimento del processo Con sentenza del 1.6.2004, il Tribunale di Palermo dichiarò C.G. responsabile del delitto di cui all'art. 646 c.p. (appropriazione indebita di circa venti milioni di lire, quale amministratrice del Condominio di (omissis) dal 1996 e, quale contabile, dal 1997 al marzo 1998), e la condannò alla [...]

Risarcimento del danno per acquisizione coattiva.TAR Campania n. 780, sez. di Salerno – Prima del 18/4/2014

L’articolo 35, commi 1 e 2, del dpr n. 327/2001 prevede la operata ritenuta del 20 % in ipotesi in cui sia corrisposta una somma a titolo di risarcimento del danno per acquisizione coattiva di un terreno ove sia stata realizzata un’opera pubblica o un’infrastruttura urbana “ all’interno delle zone omogenee di tipo A, B, C e D, come definite dagli strumenti urbanistici”; la disposizione legislativa contiene , dunque, un riferimento preciso e specifico, utilizzando le categorie tecnico-normative delle “zone territoriali omogenee” previste dall’articolo 1 del d.m. 2 aprile 1968; tale riferimento, di conseguenza, deve considerarsi tassativo, evidenziato pure che la [...]

Accertamento sintetico. Corte di Cassazione, sez. Tributaria, sentenza 1 ottobre 2013 – 6 giugno 2014, n. 12745

L'accertamento dei redditi con metodo sintetico, ai sensi dell'art. 38, quarto comma, del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, non postula, in difetto di ogni previsione al riguardo della norma, che gli elementi e le circostanze di fatto in base ai quali il reddito viene determinato dall'ufficio siano in qualsiasi modo contestati al contribuente, ferma restando per quest'ultimo la possibilità di fornire, in sede di impugnazione dell'atto, la dimostrazione che il redito effettivo è diverso e inferiore rispetto a quello scaturente dalle presunzioni adottate dall'amministrazione finanziaria, sicché la sola circostanza relativa alla mancata instaurazione di una qualche forma di contraddittorio [...]

Veranda provvisoria.Consiglio di Stato Sentenza 11/04/2014 n. 1777

La veranda poggiata e non ancorata al pavimento non richiede nessun titolo abilitativo. Lo ha affermato il Consiglio di Stato con la sentenza 1777/2014.