Archivio 2014

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Decoro architettonico.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 5 dicembre 2013 – 4 febbraio 2014, n. 2441

Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 5 dicembre 2013 – 4 febbraio 2014, n. 2441 Presidente Goldoni – Relatore Bianchini Svolgimento del processo R.P., proprietario di un appartamento in un fabbricato sito in Pistoia, via Ernesto Rossi nn 3, 5, 7 e 9, citò, nel settembre 1999, innanzi al locale Tribunale, A.C., più altri condomini, chiedendo che fossero tutti condannati ad eliminare diverse opere - costituite per la maggior parte dei casi, nella chiusura di logge-balconi con vetrate e, per due coppie di condomini, nella trasformazione di un resede coperto a piano terra in un vano chiuso e nella [...]

Locazione.Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 7 maggio – 3 luglio 2014, n. 15230

L'ordinanza di convalida della licenza o dello sfratto emessa in applicazione dell'art. 663 cod. proc. civ., pur essendo in linea di principio impugnabile soltanto con l'opposizione tardiva ex art. 668 cod. proc. civ. , è tuttavia soggetta al normale rimedio dell'appello se emanata nel difetto dei presupposti prescritti dalla legge, costituiti dalla presenza del locatore all'udienza fissata in citazione e dalla mancanza di eccezioni o difese del conduttore ovvero dalla sua assenza, e, quindi, al di fuori dello schema processuale ad essa relativo, essendo, in tal caso, equiparabile, nella sostanza, ad una sentenza anche ai fini dell'impugnazione" (Cass. n. 1222/2006). [...]

Legittimazione ad agire dell’amministratore.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 28 marzo – 30 giugno 2014, n. 14797

In tema di condominio, le azioni reali da esperirsi contro i singoli condomini o contro terzi e dirette ad ottenere statuizioni relative alla titolarità, al contenuto o alla tutela dei diritti reali dei condomini su cose o parti dell'edificio condominiale che esulino dal novero degli atti meramente conservativi (al cui compimento l'amministratore è autonomamente legittimato ex art. 1130 n. 4 cod. civ.) possono essere esperite dall'amministratore solo previa autorizzazione dell'assemblea, ex art.1131 comma primo cod. civ., adottata con la maggioranza qualificata di cui all'art. 1136 stesso codice. Ove si tratti, invece, di azioni a tutela dei diritti esclusivi dei singoli [...]

Godimento del bene. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 28 marzo – 24 giugno 2014, n. 14316

La privazione di un proprio bene comporta un danno in re ipsa di per sé suscettibile di valutazione quanto meno equitativa, poiché il godimento del bene stesso comporta vantaggi dei quali può essere quantificato l'equivalente monetario. La circostanza della permanenza degli effetti del danno non esclude che la prescrizione del diritto al risarcimento decorra dal momento della condotta che ha dato luogo al pregiudizio, salvo il caso di ulteriori lesioni nuove e autonome. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 28 marzo – 24 giugno 2014, n. 14316 Presidente Triola – Relatore Bucciante Svolgimento del processo Con sentenza del 26 [...]

Diritto d’uso delle cose comuni.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 30 aprile – 30 giugno 2014, n. 14822

Il consolidato orientamento di legittimità secondo cui le norme relative ai rapporti di vicinato, tra cui quella dell'art.889 cod. civ., trovano applicazione rispetto alle singole unità immobiliari soltanto in quanto compatibili con la concreta struttura dell'edificio e con la particolare natura dei diritti e delle facoltà dei singoli proprietari; pertanto, qualora esse siano invocate in un giudizio tra condomini, il giudice di merito è tenuto ad accertare se la loro rigorosa osservanza non sia nel caso irragionevole, considerando che la coesistenza di più appartamenti in un unico edificio implica di per sé il contemperamento dei vari interessi al fine dell'ordinato [...]

Servitù di luce.Corte di Cassazione, sez. II Civile, ordinanza 17 aprile – 25 giugno 2014, n. 14384

Le aperture lucifere di un immobile, contiguo al fondo del vicino, quando non abbiano carattere di vedute o di prospetti, sono considerate luci, secondo la previsione normativa dell'art. 902 c.c., anche se non sono state osservate le prescrizioni paradigmatiche dell'art. 901 c.c.; e, mentre da un lato chi le pone in essere esercita poteri e facoltà derivantigli iure proprietatis, dall'altro il vicino può sempre esigere la loro regolarizzazione ovvero occluderle, quando vi concorrano le condizioni che l'ordinamento prevede e disciplina (cfr. Cass. 4.7.1975, n. 2597). In questo quadro non può che ribadirsi il rilievo (limitatamente al quale cfr. Cass. 17.6.2004, [...]

Interesse ad agire.Consiglio di Stato, sez. V, sentenza 11 febbraio – 17 giugno 2014, n. 3096

In tema di impugnazione di atti relativi ad opere di costruzione nelle vicinanze delle abitazioni delle parti interessate, la c.d. “vicinitas”, cioè la situazione di stabile collegamento giuridico con il terreno oggetto dell'intervento edilizio autorizzato, è sufficiente a radicare la legittimazione a ricorrere dei confinanti; in tal caso non è necessario che la parte ricorrente debba anche allegare e provare di subire uno specifico pregiudizio per effetto dell'attività edificatoria intrapresa sul suolo limitrofo (Consiglio di Stato, sez. IV, 18 dicembre 2013, n. 6082), atteso che la realizzazione di consistenti interventi che comportino contra legem una rilevante e notevole alterazione del [...]

Delibera assembleare. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 7 marzo – 18 giugno 2014, n. 13885

Nella specie di lite tra Condominio e condomino non trova applicazione, nemmeno in via analogica, la disposizione dell'art. 1132 c.c., che disciplina la materia delle spese processuali del condomino che abbia ritualmente dissentito dalla deliberazione di promuovere una lite o di resistere ad una domanda rispetto ad un terzo estraneo e neppure l'art. 1101 c.c., richiamato dall'art. 1139 c.c. (così Cass. 25 marzo 1970 n. 801). Prosegue la pronuncia nel ritenere che "nell'ipotesi di controversia tra condomini, l'unità condominiale viene a scindersi di fronte al particolare oggetto della lite, per dare vita a due gruppi di partecipanti al Condominio in [...]

Lastrico solare.Corte di Cassazione, sez. II civ., n. 1451/2014

Come la Corte ha ripetutamente affermato (Sez. 2, 9 novembre 2001, n. 13858; Sez. 2, 15 luglio 2003, n. 11029; Sez. 2, 28 settembre 2012,n. 16583), la spesa per la riparazione o la ricostruzione del lastrico solare va sopportata, ai sensi dell'articolo 1126 cod. civ., per un terzo da coloro che ne hanno l'uso esclusivo e per due terzi da tutti i condomini dell'edificio o della parte di questo a cui il lastrico serve da copertura. Pertanto, non solo bisogna separare i condomini che hanno l'uso esclusivo del lastrico solare, per porre a loro carico un terzo dell'onere della riparazione [...]

Vendita: vizi del bene. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 12 marzo – 12 giugno 2014, n.13403

Secondo la giurisprudenza di questa Corte, l'azione di risarcimento danni proposta ai sensi dell'art. 1494 cod. civ. può estendersi a tutti i danni subiti dall'acquirente (per l'eliminazione dei vizi della cosa venduta, per il mancato utilizzo della stessa, per il lucro cessante da mancata rivendita del bene), ed è ammissibile in alternativa o cumulativamente con le azioni di adempimento del contratto, di riduzione del prezzo, di risoluzione del contratto (ex plurimis, Cass., sezione II, sentenza n. 5202 del 2007 e n. 26852 del 2013). Da ciò discende che la deduzione, nel corso del processo, di ulteriori voci di danno come [...]