Archivio 2014

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Servitù prediali.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 20 gennaio – 15 maggio 2014, n. 10700

In tema di servitù di passaggio, rientra nel diritto del proprietario del fondo servente l'esercizio della facoltà di apportare modifiche al proprio fondo e di apporvi un cancello per impedire l'accesso ai non aventi diritto, pur se dall'esercizio di tale diritto possano derivare disagi minimi e trascurabili al proprietario del fondo dominante in relazione alle pregresse modalità di transito. Ne consegue che, ove non dimostrato in concreto dal proprietario del fondo dominante, al quale venga consegnata la chiave di apertura del cancello, l'aggravamento o l'ostacolo all'esercizio della servitù, questi non può pretendere l'apposizione del meccanismo di apertura automatico con telecomando [...]

Risarcimento danni.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 4 marzo – 16 maggio 2014, n. 10855

Il potere, attribuito ex art. 1130, n. 4 c.c. all'amministratore condominiale, di compiere atti conservativi dei diritti concernenti l'edificio condominiale unitariamente considerato non può mai estendersi fino al punto da considerare in esso ricompreso anche il potere di proporre azioni risarcitorie di pertinenza dei singoli condomini. La legittimazione dell'amministratore del condominio non può estendersi alla proposizione, senza alcun mandato rappresentativo da parte dei singoli condomini, delle azioni risarcitorie, in forma specifica o per equivalente pecuniario, relative ai danni subiti dai singoli condomini nei rispettivi immobili di proprietà esclusiva. (Cass., Sezione II, n. 22656/2010). Nella fattispecie, infatti, si verte proprio in [...]

Regolamento condominiale.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 7 marzo – 16 maggio 2014, n. 10859

Rientra nelle attribuzioni dell'assemblea di condominio l'intera gestione delle cose e dei servizi comuni, "in modo dinamico", nel senso, cioè, di un loro adattamento nel tempo al fine di una più razionale ed efficiente utilizzazione dei servizi stessi, con eventuale dismissione di alcuni beni comuni, e ciò anche se il servizio sia disciplinato dal regolamento contrattuale. Va aggiunto che hanno natura tipicamente regolamentare le norme riguardanti le modalità di uso della cosa comune e in genere le modalità di uso e funzionamento dei servizi condominiali, avendo natura contrattuale soltanto le disposizioni che incidono nella sfera dei diritti soggettivi e degli [...]

Parti comuni.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 7 marzo – 15 maggio 2014, n. 10606

Se i locali messi in comunicazione appartengono ad entità condominiali distinte e la comunione del muro deriva dall'applicazione delle norme sulla costruzione in aderenza ex art. 874 c.c., le aperture praticate dal condomino nel muro comune, per mettere in collegamento locali di sua proprietà poste nell'edifico condominiale, con altro immobile estraneo al condominio, costituiscono un uso indebito della cosa comune, alterando la destinazione del muro ed incidendo sulla sua funzione di recinzione, potendo, inoltre, dar luogo ad una servitù di passaggio a carico della proprietà condominiale. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 7 marzo – 15 maggio 2014, n. [...]

Ascensore.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 12 dicembre 2013 – 16 maggio 2014, n. 10852

In tema di condominio, l'installazione di un ascensore, al fine dell'eliminazione delle barriere architettoniche, realizzata da un condomino su parte di un cortile e di un muro comuni, deve considerarsi indispensabile ai fini dell'accessibilità dell'edificio e della reale abitabilità dell'appartamento, e rientra, pertanto, nei poteri spettanti ai singoli condomini ai sensi dell'art. 1102 cod. civ., senza che, ove siano rispettati i limiti di uso delle cose comuni stabiliti da tale norma, rilevi, la disciplina dettata dall'art. 907 cod. civ. sulla distanza delle costruzioni dalle vedute, neppure per effetto del richiamo ad essa operato nell'art. 3, comma secondo, della legge 9 [...]

Occultamento scritture contabili. Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza 8 aprile – 15 maggio 2014, n. 20265

Il delitto di distruzione od occultamento di scritture contabili o documenti obbligatori, non richiede, per la sua integrazione, che si verifichi in concreto una impossibilità assoluta di ricostruire il volume d'affari o dei redditi, essendo sufficiente anche una impossibilità relativa, non esclusa quando a tale ricostruzione si possa pervenire "aliunde" (cfr. ex plurimis sez. 3, n. 39711 del 4.6.2009, Acerbis, rv. 244619). E ancora di recente è stato ribadito, con evidente chiarezza, che in tema di reati tributari, l'impossibilità di ricostruire il reddito od il volume d'affari derivante dalla distruzione o dall'occultamento di documenti contabili non deve essere intesa in [...]

Locazione.Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 25 marzo – 14 maggio 2014, n. 10542

La rinnovazione tacita del contratto di locazione, ai sensi dell'articolo 1597 cod. civ., postula la continuazione della detenzione della cosa da parte del conduttore e la mancanza di una manifestazione di volontà contraria da parte del locatore, cosicché, qualora questi abbia manifestato con la disdetta la volontà di porre termine al rapporto, la rinnovazione non può desumersi dalla permanenza del locatario nell'immobile locato dopo la scadenza o dal fatto che il locatore abbia continuato a percepire il canone senza proporre tempestivamente azione di rilascio, occorrendo, invece, un comportamento positivo idoneo ad evidenziare una nuova volontà, contraria a quella precedentemente manifestata [...]

IVA.Corte di Giustizia UE, Settima Sezione, causa C-337/13; depositata il 15 maggio

Le disposizioni di cui all’articolo 90 della direttiva 2006/112/CE del Consiglio, del 28 novembre 2006, relativa al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, devono essere interpretate nel senso che esse non ostano a una norma nazionale che non preveda la riduzione della base imponibile dell’imposta sul valore aggiunto in caso di mancato pagamento del prezzo qualora venga applicata la deroga prevista al paragrafo 2 di detto articolo. Tuttavia, tale disposizione deve allora contemplare tutte le altre situazioni in cui, in forza del paragrafo 1 di detto articolo, successivamente alla conclusione di un’operazione, una parte o la totalità del corrispettivo non [...]

Mandato.Corte di Cassazione, sez. I Civile, sentenza 16 gennaio – 14 maggio 2014, n. 10434

Le cose ricevute per conto del mandante sono custodite dal mandatario in esecuzione del contratto stesso di mandato, in funzione dell'adempimento dell'obbligo di consegnarle al mandante secondo le istruzioni di quest'ultimo: tale obbligo di custodia, cioè, non è affatto estraneo al mandato, come emerge chiaramente non solo dalla norma generale dell'art. 1177 cod. civ. in tema di adempimento dell'obbligazione di consegna, ma anche - con riguardo alla normativa speciale regolante il mandato - dal disposto dell'art. 1718 cod. civ. (cfr. Cass. Sez. 3 n. 2339/92; n. 12089/07) nonché dell'art. 1714 cod. civ., che presuppone appunto quell'obbligo di custodia a carico [...]

Convocazione dell’assemblea.Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 7 marzo – 14 maggio 2014, n. 10607

L'amministratore del condominio conserva i poteri conferitigli dalla legge, dall'assemblea o dal regolamento di condominio anche se la delibera di nomina (o quella di conferma) sia stata oggetto di impugnativa davanti all'autorità giudiziaria per vizi comportanti la nullità o annullabilità della delibera stessa, ovvero sia decaduto dalla carica per scadenza del mandato, fino a quando non venga sostituito con provvedimento del giudice o con nuova deliberazione dell'assemblea dei condomini. Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 7 marzo – 14 maggio 2014, n. 10607 Presidente Triola – Relatore Manna Svolgimento del processo L.P.M. e M.E. , R.D. e C.F. impugnavano [...]