Un hackathon per rendere le privacy policy qualcosa che tutti possano leggere (e capire)
Un hackathon per rendere le privacy policy qualcosa che tutti possano leggere (e capire) Lo lancia il Garante della privacy. E ci spiega perché: servono documenti accessibili e comprensibili per un vero consenso informato. Obiettivo? Accorciarle del 50% Intervento di Guido Scorza, Componente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali (Wired, 2 dicembre 2020) Mezz'ora non basta per leggere l'informativa sulla privacy di Facebook o quella di Google. Sono settemila parole – una più, una meno – per ciascuna. Un fiume di inchiostro digitale che dovrebbe rispondere alla funzione essenziale di dirci chi farà cosa con i nostri dati [...]